I detentori di animali che non hanno alcun legame con casi sospetti applicano le consuete misure igieniche.
Le persone sotto osservazione a causa del coronavirus, in quarantena o malate e in isolamento domestico dovrebbero limitare il contatto con i loro animali da compagnia (ad es. gatti o conigli) allo stretto necessario. Deve essere garantita una cura adeguata degli animali. I cani di una famiglia in quarantena dovrebbero essere tenuti al guinzaglio e portati all’aria aperta solo per un breve periodo di tempo, in modo che possano provvedere ai loro bisogni. Il contatto con altre persone e animali dovrebbe essere evitato, se possibile. Quando si entra a contatto con gli animali, è necessario applicare le consuete misure igieniche, come il regolare lavaggio delle mani. Non è necessario un bagno speciale o la disinfezione di cani e gatti.
Se l’animale si ammala durante la propria quarantena / isolamento e necessita di assistenza veterinaria, il veterinario deve essere contattato ed espressamente informato sulla quarantena / isolamento delle persone che vivono in casa.
Si stima che il rischio che gli animali da compagnia possano essere infettati dal coronavirus sia molto basso. È molto improbabile che gli animali da compagnia abbiano un ruolo nella trasmissione della malattia. Tuttavia, le informazioni al riguardo non sono ancora complete al momento. Non possiamo escludere la possibilità che animali da compagnia o altri animali possano essere infettati o contaminati dal virus se tenuti in casa di pazienti affetti da coronavirus. Gli animali stessi non mostrano alcun sintomo della malattia, ovvero non si ammalano.
I già noti coronavirus di cani e gatti (coronavirus canini e felini) devono essere chiaramente distinti dal SARS-CoV-2 attualmente in circolazione e non rappresentano un rischio noto per gli esseri umani.
Il proprietario del maneggio ha la responsabilità di assicurare la cura e l’occupazione dei cavalli in conformità alla legislazione sulla protezione degli animali.
Si vedano le misure di protezione dell’UFSP; Conformemente all’articolo 10c dell’ordinanza 2 COVID—19, non devono essere impiegati lavoratori particolarmente a rischio. La descrizione dei lavoratori particolarmente a rischio si trova nell’articolo 10b dell’ordinanza 2 COVID—19.
Si prega di osservare anche il promemoria del settore.
Sono vietati i mercati di bestiame da macello, i mercati di bestiame e i mercati di ovini (Schafannahmen). Non vi sono interessi pubblici preponderanti che richiedano lo svolgimento di questi eventi (non sono essenziali per la fornitura di servizi di base, in quadnto è possibile organizzarsi in altro modo). Pertanto, non vi è nessuna eccezione ai sensi dell’articolo 7 dell’ordinanza 2 COVID—19.
Nelle pensioni per cavalli possono entrare solo coloro che vi tengono un cavallo o che vi lavorano.
Ai cavalli deve essere garantita la possiblità di movimento in conformità alla legislazione sulla protezione degli animali. A tale scopo, il detentore ha accesso alla stalla. È necessario adottare misure organizzative che garantiscano il rispetto delle raccomandazioni dell’UFSP (mantenere le distanze, evitare assembramenti di persone).
Per quanto possibile, pensioni per cavalli devono garantire l’alimentazione e la cura degli animali.
Sono aperti esclusivamente per le esigenze di base degli animali da compagnia, ovvero per la vendita di alimenti e materiale medico e di forniture mediche senza le quali la vita degli animali è in pericolo.
Tali strutture sono chiuse al pubblico (nessun accesso per le persone esterne). Possono continuare l’attività di accudimento di quei cani i cui detentori dipendono da cure esterne, ad esempio perché devono lavorare. Occorre adottare le misure organizzative necessarie per garantire il rispetto delle raccomandazioni dell’UFSP.
I servizi che si occupano di portare a passeggio gli animali / servizi di accudimento degli animali sono consentiti. È anche possibile portare a passeggio diversi cani, in quanto non si tratta di una struttura accessibile al pubblico né di una struttura vietata.
È necessario assicurare le attività interne per garantire la cura degli animali.
Le pensioni per animali sono chiuse al pubblico. I contatti con i clienti (prelievo di animali al rientro dalle vacanze, consegna di animali, consegna di animali abbandonati e trovatelli) devono essere organizzati in modo da poter rispettare le raccomandazioni dell’UFSP.
È sospesa l’ammissione di animali per motivi di vacanza dei detentori, tranne che per motivi impellenti (come ad es. animali di detentori di animali malati, di persone che lavorano e che non riescono a trovare un’altra soluzione).
Se possibile, tenere separati gli animali di detentori malati. In base alle attuali conoscenze, non sono necessari il lavaggio e la disinfezione degli animali.
Non è possibile consegnare e accettare animali in prova. Tutti gli animali in prova devono essere ripresi dalla struttura o affidati definitivamente al detentore.
È consentita in casi urgenti (benessere degli animali) su raccomandazione del veterinario e nel rispetto di particolari precauzioni (ad es. non in presenza del detentore, consegna degli animali all’esterno, massimo un animale per seduta).
Le scuole di equitazione rientrano tra le strutture pubbliche che devono essere chiuse al pubblico (strutture per il tempo libero) o tra gli eventi proibiti. Pertanto, le lezioni di equitazione (anche lezioni private) sono vietate.
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